il gioco del calcio
„Senza cinema, senza scrivere, che cosa le sarebbe piaciuto diventare?
Un bravo calciatore. Dopo la letteratura e l’eros, per me il football è uno dei grandi piaceri. “
Enzo Biagi intervista Pier Paolo Pasolini, «La Stampa», 4 gennaio 1973
Il calcio è una metafora della vita, sentenzia Jean-Paul Sartre. La vita è una metafora del calcio, corregge il filosofo Sergio Givone. Di certo, calcio e letteratura vanno a braccetto, in una simbiosi ormai consolidata
Eugenio Montale si occupò di calcio, ipotizzando un campionato senza reti: ¬´Sogno che un giorno nessuno farà più gol in tutto il mondo¬ª.
Per Thomas Stearnes Eliot „il calcio è un elemento fondamentale della cultura contemporanea“. Per me, che arrivo dal Sudamerica, dal Brasile, il pallone rappresenta un’utopia, un riscatto, una opposizione al potere. Basta leggere Eduardo Galeano: „Per quanto i tecnocrati lo programmino perfino nei minimi dettagli, per quanto i potenti lo manipolino, il calcio continua a voler essere l’arte dell’imprevisto“
Pier Paolo Pasolini, che è stato una fantasiosa ala destra, si spinge addirittura oltre ciò che hanno dichiarato gli altri scrittori sopra citati:
¬´Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. √à rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro¬ª.
Ho studiato il gioco del calcio.
Esiste un comune denominatore che lo sviluppa a 360°.
Il tutto è molto semplice, ma lo si è voluto complicare.
Se si vuole si possono risolvere tutti i problemi collegati al suo insegnamento- appredimento e svilupparlo correttamente.
Non si insegna la coordinazione di base.
Non si insegnano i movimenti con la palla (cambi di direzione e di senso)…cioè i movimenti fondamentali.
Esiste una figura geometrica di base che non è ancora stata sviluppata correttamente.
Alcuni punti di impatto del piede che viene a contatto con la palla sono da rivedere.
Per la musica la base di partenza sono le note musicali.
Per la letteratura sono le lettere dell’alfabeto.
Per il calcio? sono i movimenti fondamentali individualie e di collaborazione, ma non vengono insegnati correttamente.
Per essere creativi, bisogna avere conoscenza e capacità, ma se dalle scuole calcio si fà solo giocare (ludicità) e non si insegnano le basi (abilità motorie con coordinazioni specifiche), e si parla genericamente di sviluppo delle capacità coordinative.
Se insegnare la tecnica può significare … …specializzazione precoce.
Si scrive, da autorevoli personaggi sportivi, che è più facile insegnare la tattica e più difficile insegnare la tecnica di base….
Che quasi tutti gli allenatori dei settori giovanile hanno abbandonato l’insegnamento della tecnica…. che non esistono i movimenti per imparare collaborare e che sarà l’allenatore di volta in volta…… potrei continuare ancora…..
Si fà una grande confusione.
Se come dice Pier Paolo Pasolini, il calcio è l’ultima rapprentazione sacra del nostro tempo, se continuamo cos√¨, il vero calcio sparirà, stà diventando solo un business.
Cordiali saluti
Roberto Scandroglio
Vi segnalo il mio sito internet:
www.checkupcalcio.com
Kommentar am 5. November 2007 @ 22:03