La commedia all’italiana

liborio am 20. März 2006

Il 24.03.06 la prima serata del seminario un incontro con il cinema italiano viene dedicata alla commedia. Presteremo la nostra attenzione ai film di Roberto Benigni, ma guarderemo e analizzeremo anche film dei grandi comici Totò e Alberto Sordi.
Seguiranno degli estratti dai film degli anni 30 e 40 e infine dai film recenti come Il Grande Ciclone.
Discuteremo su che cos’è comico e dove ci sono paralleli con la commedia tedesca e dove le loro differenze. C’è una comicità tipica italiana? Qual è la specialità di Benigni? Ci porremo queste e altre domande e ne discuteremo insieme.
Gli estratti dei film saranno in lingua originale e possibilmente con sottotitoli italiani.

3 Kommentare

  1. Pratesi schrieb:

    La prima serata, il 24.03.2006, ci siamo occupati della comicità di Roberto Benigni. Ci siamo resi conto che il suo modo di recitare spesso è molto esagerato e agitato. In confronto a delle commedie tedeshe Benigni si avicina piùtosto allo slapstick americano.
    Le sue storie sono spesso su personaggi normali e i suoi film hano sempre qualcosa di melancolico.
    I film discussi erano:
    -Non ci resta che piangere con Massimo Troisi, un altro comico famoso italiano.
    -Down by law di Jim Jamusch
    -Johnny Stecchino
    -Il mostro
    -LA vita è bella, forse il film più famoso di Benigni con ci ha vinto anche un oscar
    -Pinocchio
    L’ultimo film uscito è la tigre e la neve che potete vedere attualmente al Holy, ma purtroppo non in italiao.
    Dal film Down by law in poi in quasi tutti i film troviamo anche la moglie di Benigni, Nicoletta Braschi chi poduce anche i ui film. Spesso lei è anche nel film il grande amore di Benigni.

    Kommentar am 26. April 2006 @ 13:10

  2. Pratesi schrieb:

    Il 07.04.2006 abbimo continuato il tema la commedia all’italiana. Ci siamo concentrati sui film dagli anni 30 agli anni 60 Sopratutto ci siamo guardati degli estratti dei film di Totò, forse il più grnde comico italiano.
    In tutti i film visti i corsisti si sono resi conto che i protagonisti sono quasi sempre gente normale o anche povera. Le trame sono storie che fanno riccordare la crudeltà sociale e i problemi dell’epoca.
    Bisogna distinguere i film che sono stati girati negli anni del fascismo, i cosi detti telefoni bianchi e i film del dopoguerra che spesso vengono chamati film del neorealismo rosa.
    Un tipico film dei telefoni bianchi è I grandi magazzini di Mario Camerini del 1939. Il protagonista è un lavortore normale che riesce a trovare un lavoro come fornitore in un grande magazzino. Vittorio de Sica che più tardi diventerà uno dei registi più famosi del neorealismo, è qui ancora nel ruolo di un comico. Nella ocietà dei telefoni bianchi non ci sono ver problemi e tutto finisce bene. Questi film non riflettano la società o il fascismo ma danno un immagine di una società
    borghese seza problemi. Sopratuto la technica
    e l’industria illuminano lo sviluppo positivo
    della modernità. Si può dire che tutti stanno bene e ognuno può permettersi un po‘ di lusso.
    Poi ci siqamo dedicati dei film i Totò:
    – Tutti a casa (1949)
    – Guardie e ladri (1951)
    – I soliti ignoti(1958)
    Tutti di Mario Monicelli. Totò qui inerpreta sempre un personaggio semplice con problemi reali ma esageratamente risolti.
    Infine abiamo dato un occhiata a un altro grande comico: Alberto Sordi
    Anche esso uno de più grandi attori italiani. La sua comictà è molto più sottile e i temi sono spesso seri.
    Il film visto è stato:
    – tutti a casa di Luigi Comencini (1960)
    Per ultimo abbiamo visto degli estratti della commedia famosa Matrimonio all’italiana con Marcllo Mastroiani e Sophia Loren di Vittorio de Sica. La storia è semplice ma il film da uno sguardo su una Napoli povera e tipica in quanto riguarda la vita quotidiana.

    Kommentar am 26. April 2006 @ 13:29

  3. Pratesi schrieb:

    Il 21.04.2006:
    Questa sera ci siamo dedicati alle commedie attuali di Salvatores o Virzi. I corsisti hanno visto delle seguenze dei seguenti film:
    – Il Vizietto (1978)di Molinaro con Ugo Tognazzi
    – Amici miei di Monicelli (1975) sempe con Ugo Tognazi
    – Marrakesh Express (1989) e Medterraneo (1992) di Gabriele Salvatores
    – Il ciclone (1996) di Leonardo Pieracioni
    – Ovosodo (1997) di PAolo Virzi.
    Ogni film rilevala tradizione del neorealismo rosa. Vuole dire che anche qui i personaggi sone persone normali con una vita normale. La comicità è molto scarsa e si ride sopratutto sui dialoghi veloci e a volte anche assurdi.
    Sono stati tutti film che in Italia hanno avuto molto successo.
    L’ultima ora ci siamo dedicati al neorealismo italiano che sarebbe la base artisticamente importatissima del cinema italiano.
    L’ultima sera, il 05.05.2006 vedremo alcuni esempi dai film più famosi del neorealismo come Roma città aerta o Ladri di biciclette. Poi ci dedicheremo al cinema dei grandi autori (Fellini, Pasolini ecc.) e se rimane tempo diamo un occhiata al tema L’immagine del Sud nei film italiani.

    Kommentar am 26. April 2006 @ 13:40

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