Il periodo del Boom economico

liborio am 26. März 2007

Corso di Conversazione
Lunedí ore 19.00

Il boom Economico:

I costumi e i consumi

Storia Italiana dal 1945 ad oggi.

Dai racconti di Italo Calvino: ‚ÄúL’avventura di due sposi‚“

Di Adriano Celentano ‚ÄúIl ragazzo della via Gluck‚“

(coro) Là dove c’era l’erba ora c’e una città.
Questa e‘ la storia
di uno di noi
anche lui nato per caso in via Gluck
in una casa fuori città
gente tranquilla che lavorava.
Là dove c’era l’erba ora c’e
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà
questo ragazzo della via Gluck
si divertiva a giocare con me
ma un giorno disse: ‚Äúvado in città‚“
e lo diceva mentre piangeva
io gli domando: “amico non sei contento?
vai finalmente a stare in città
là troverai le cose che non hai avuto qui.
Potrai lavarti in casa senza andar
giù nel cortile‚“.
‚ÄúMio caro amico‚“ disse ‚Äúqui sono nato
e in questa strada ora lascio il mio cuore
ma come fai a non capire
che e‘ una fortuna per voi che restate
a piedi nudi a giocare nei prati
mentre là in centro io respiro il cemento
ma verrà un giorno che ritornerò
ancora qui
e sentirò l’amico treno che
fischia cos√¨‚Ķ. ua ua‚“.
passano gli anni ma otto son lunghi
però quel ragazzo ne ha fatta di strada
ma non si scorda la sua prima casa
ora coi soldi lui può comperarla
torna e non trova gli amici che aveva
solo case su case catrame e cemento
là dove c’era l’erba ora c’e
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà
non so no so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l’erba, non lasciano l’erba
non lasciano l’erba
e non se andiamo avanti così
chissà come si farà
chissà chissà come si farà.

L’emigrazione

Dai racconti di Calvino ‚ÄúL’avventura di una moglie 

Esercizi  

Esercizi lessicali: verbo-sostantivo-aggettivo-altro

Esercizi grammaticali: Forma delle frasi al periodo ipotetico

Rispondi alle seguenti domande

Di Paolo Conte ‚ÄúAzzurro‚“

Cerco l’estate tutto l’anno
e all’improvviso eccola qua‚Ķ
lei è partita per le spiaggie
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.

Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo
per me,
mi accorgo di non avere più risorse senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri,
dei miei pensieri all’incontrario va.

Sembra quand’ero all’oratorio
con tanto sole, tanti anni fa…
quelle domeniche da solo
in un cortile a passeggiar…
ora mi annoio più di allora:
neanche un prete per chiaccherar…

Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me,
mi accorgo di non avere più risorse senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri,
dei miei pensieri all’incontrario va.

Cerco un po‘ d’Africa in giardino
tra l’oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c’è gente, non si può più:
stanno innaffiando le tue rose,
non c’è il leone, chissà dov’è‚Ķ

Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me,
mi accorgo di non avere più risorse senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri,
dei miei pensieri all’incontrario va

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